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Pagamenti: Progressi e progetti pratici relativi ai PSP non bancari.
A livello globale, differenti giurisdizioni stanno valutando modifiche normative e di vigilanza che influenzeranno l'ecosistema dei pagamenti elettronici.
Per molti prioritaria la riduzione degli ostacoli giuridici e normativi alla partecipazione diretta dei PSP (payment service provider) non bancari ai sistemi di pagamento.
■ L'Unione europea Nel giugno 2023 la Commissione europea ha presentato una proposta di direttiva relativa ai servizi di pagamento e ai servizi di moneta elettronica (PSD3). Fatta salva la più ampia revisione della direttiva UE sul carattere definitivo del regolamento, la presente proposta comprende una modifica mirata per consentire a tali PSP di accedere a tutti i sistemi di pagamento dell'UE, con adeguate garanzie.
■ In Australia sono in corso lavori per sviluppare una serie di "requisiti comuni di accesso" per facilitare l'accesso ai sistemi di pagamento australiani per i PSP non bancari.
■ Negli Stati Uniti sono in corso sforzi legislativi a livello federale per stabilire un quadro per le stablecoin di pagamento e, a livello statale, sono in corso sforzi per armonizzare i requisiti normativi per i trasmettitori di denaro.
■ La South Africa Reserve Bank è attualmente in procinto di modificare la legge sul sistema di pagamento nazionale per consentire ai PSP non bancari l'accesso diretto al sistema di pagamento nazionale.
■ In India sono previste diverse iniziative nell'ambito della tabella di marcia "Payments Vision 2025", tra cui una maggiore vigilanza proporzionata sui gestori dei sistemi di pagamento.
■ In Canada, nel febbraio 2023 sono state pubblicate le bozze di regolamento per il regime RPAA (Retail Payment Activities Act) per espandere il perimetro normativo del settore finanziario ai PSP non bancari.
Novembre 2023
La redazione
Gli atti impugnabili nel processo tributario: Interpretazione estensiva degli stessi
La Nota all'Ordinanza n. 3466 dell'11 febbraio 2021 della Corte di Cassazione rappresenta uno snodo centrale per la comprensione del ricorso innanzi alle corti tributarie.
Il giudizio tributario è senz’altro legato alla corretta interpretazione dell’art. 19 D.Lgs. 546/92 il quale prevede un elenco di atti relativi allo svolgimento del rapporto tributario “impugnabili autonomamente”.
In questo articolo l'autore esplora le criticita' della tesi che vuole la non impugnabilità autonoma degli atti diversi da quelli indicati dallo'art. 19, esacerbando cosi' la natura di giudizio impugnatorio dello stesso processo tributario.
1. Premessa
2. La specie in esame
3. L'ordinanza n. 3466 dell'11 febbraio 2021 della Suprema Corte
5. Precedenti giurisprudenziali e dottrinali
6. Considerazioni conclusive
Aprile 2021
L'Agenzia delle entrate, con Risposta ad interpello n. 402 del 10 giugno trattano il caso di contributi erogati da un comune ad una società che gestisce i rifiuti urbani.
In particolare, viene chiarito che, dove sussista un rapporto sinallagmatico tra il Comune committente e il gestore prestatore, il contributo di cui risulta beneficiario il gestore, seppur ispirato a finalità di carattere straordinarie dovute all'emergenza COVID-19 per compensare la riduzione delle tariffe concordate a favore di determinate utenze, risulta correlato alla specifica prestazione a cui è tenuto e obbligato contrattualmente lo stesso gestore al Comune.
Pertanto, tale contributo-sostegno deve essere fatturato dal gestore in regime di split payment, sul punto chiaro l'approfondimento dell'accademico Maruccio.
Giugno 2021
Nota a sentenza n.2643 del 29.03.2021 del Consiglio di Stato
E’ stata pubblicata il 29 marzo 2021 la sentenza n. 02643/2021 (Reg. prov. Coll.) n. 02997-2018 (Reg. Ric.) del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso in appello proposto dal Consiglio Nazionale del Notariato con cui si chiedeva la riforma della sentenza del TAR Lazio n. 10004/2017.
In primo grado le corti amministrative avevano rigettato l’istanza del CNN di annullamento del DM 17 febbraio 2016 (e dei provvedimenti attuativi collegati) riguardante la possibilità di costituire una startup innovativa anche in assenza di atto pubblico.
La sentenza di appello conferma invece l’importanza dell’atto pubblico in sede di costituzione della s.r.l..
L'approfondimento dello Studio Tributario Maruccio.
Aprile 2021
Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) un nuovo regime certificatorio per le merci in transito
L’Unione Europea per fissare un prezzo equo al carbonio emesso durante la produzione di beni ad alta intensità di carbonio che entrano nell'UE e per incoraggiare una produzione industriale più pulita nei paesi terzi ha introdotto un nuovo regime certificatorio per le merci in transito CBAM, in linea con l'eliminazione graduale dell'assegnazione di quote a titolo gratuito nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) per sostenere la decarbonizzazione dell'industria dell'UE.
il CBAM garantirà che il prezzo del carbonio delle importazioni sia equivalente al prezzo del carbonio della produzione nazionale e che gli obiettivi climatici dell'UE non siano compromessi.
Il CBAM è concepito per essere compatibile con le norme dell'OMC.
Il produttore e’ chiamato a Confermare che è stato pagato un prezzo per le emissioni di carbonio incorporate generate nella produzione di determinati beni importati nell’UE.
Il complesso Sistema e’ entrato in vigore il 1º ottobre 2023 nella sua fase transitoria, con il primo periodo di riferimento per gli importatori che termina il 31 gennaio 2024.
Il CBAM si applicherà inizialmente alle importazioni di: cemento, ferro e acciaio, alluminio, fertilizzanti, energia elettrica e idrogeno.
Durante questo periodo, gli importatori di merci che rientrano nell'ambito di applicazione delle nuove norme dovranno solo comunicare le emissioni di gas a effetto serra (GHG) incorporate nelle loro importazioni (emissioni dirette e indirette), senza effettuare pagamenti finanziari o adeguamenti.
Novembre 2023
La redazione
Il Decreto Sostegni bis n. 73/2021,oltre al nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate, ha previsto, per il sostegno all’economia e l’abbattimento dei costi fissi delle imprese, nuovi crediti d'imposta e proroghe di quelli introdotti nel 2020.
In questa breve nota, una sintesi riepilogativa dei Crediti d'imposta del Decreto Sostegni bis.
Agosto 2021
The EU’s Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) e’ entrato in vigore il 1 Ottobre 2023. Il nuovo regime impone la registrazione dei valori di emissione rispetto alle merci in entrata al fine di ottenere la certificazione necessaria al transito.
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