La Commissione europea ha proposto nel gennaio 2019 una nuova procedura per l'adozione o la modifica dell'attuale diritto fiscale dell'UE.
La comunicazione del 15 gennaio 2019 indicava come passare gradualmente dal voto all'unanimità alla procedura legislativa ordinaria (in cui il Parlamento europeo e il Consiglio sono coolegislatori) per l'approvazione e la modifica delle normative in materia fiscale.
Ora, il 21 maggio 2021, a confermare il fermento attorno alla legislazione fiscale comuitaria, e' stata presentata una nuova comunicazione che mira ad ottenere un piu' chiaro e dettagliato programma di aggiornamento del sistema fiscale europeo.
Il presente articolo inizia una serie di approfondimenti sulle tematiche fiscali come legiferate in sede Europea, partendo proprio dalla lettura ragionata della comunicazione del Gennaio 2019.
1. La procedura legislativa speciale con consultazione
Nell'ambito della procedura legislativa speciale con consultazione, il Consiglio è, in pratica, l'unico legislatore ad adottare proposte.
Il Parlamento europeo è consultato e può approvare o respingere una proposta o proporre emendamenti, ma il Consiglio non è giuridicamente obbligato a esaminare il parere del Parlamento.
Tuttavia, il Consiglio non può procedere all'adozione fino a quando non abbia ricevuto il parere del Parlamento.
Secondo questa procedura speciale, i progetti di legge sono adottati all'unanimità dal Consiglio.
Ciò significa che ogni singolo Stato membro deve dare il via libera alla legislazione proposta per la sua adozione.
2. Perche' la scelta di cambiare l'attuale modello decisionale
Le pericipli ragioni che hanno imposto un ripensamento del modello decisionale precedente, risiedono nel fatto che un accordo unanime rende difficili i progressi e limita il potenziale della politica fiscale dell'UE a sostegno di un mercato interno ben funzionante.
Inoltre, la necessità di un'approvazione unanime rende molto difficile raggiungere qualsiasi compromesso, perché il veto di un solo Stato membro è sufficiente per impedire un accordo.
Ciò ha portato a proposte fiscali che hanno richiesto anni per l'accordo tra gli Stati membri, o a proposte semplicemente bloccate in seno al Consiglio senza alcuna discussione.
Le esperienze passate hanno indicato poi che anche quando si raggiunge un accordo all'unanimità, esso tende ad essere al livello del minimo comune denominatore, limitando l'impatto positivo per le imprese e i consumatori o rendendo l'attuazione più onerosa del necessario.
Infine, alcuni Stati membri utilizzano l'unanimità come merce di scambio contro altre richieste che possono avere su fascicoli completamente separati, fenomeno che si ripete anche in sede di modifica: le decisioni prese all'unanimità possono essere invertite o modificate solo all'unanimità.
Ciò ha reso spesso gli Stati membri eccessivamente cauti, smorzando le ambizioni e indebolendo il risultato finale, questi in sintesi i motivi della necessita' di un differente assetto legislativo.
3. Proposta di passare al voto a maggioranza qualificata (500 GQ)
Il 15 gennaio 2019 la Commissione europea ha presentato una comunicazione su come passare gradualmente dal voto all'unanimità alla procedura legislativa ordinaria.
Questo primo passo e' il segnale di una volonta' ferma di riorganizzare il sistema fiscale europeo, ma la procedura legislativa ordinaria è già utilizzata per oltre l'80 per cento delle procedure legislative.
4. Come funziona il voto a maggioranza qualificata
Quando il Consiglio vota su una proposta, si raggiunge la maggioranza qualificata se sono soddisfatte due condizioni:
poiche' entrambe le condizioni sono necessarie, questa procedura e' anche nota come regola della "doppia maggioranza".
Una decisione può ancora essere fermata da una "minoranza di blocco", ma questa minoranza di blocco deve essere formata da almeno quattro Stati membri che rappresentano oltre il 35 per cento della popolazione dell'Unione europea.
5. Quali saranno i vantaggi del passaggio al voto a maggioranza qualificata
Escludere il Parlamento europeo eletto a suffragio universale diretto dal processo decisionale su un settore politico così importante come quello fiscale è in contrasto con gli obiettivi democratici dell'Unione europea percio' solo il passaggio alla nuova procedura rappresenta un passo nella giusta direzione.
Il passaggio alla procedura legislativa ordinaria, infatti, correggerebbe il deficit democratico e consentirebbe al Parlamento europeo di dare un pieno contributo alla definizione della politica fiscale dell'UE.
In quanto tale, la decisione dovrebbe contribuire a rafforzare la legittimità democratica e la responsabilità nella politica fiscale dell'UE.
Inoltre, il passaggio al voto a maggioranza qualificata renderà il processo decisionale sulle proposte fiscali più rapido e adeguato per affrontare le questioni imminenti in modo efficiente, con il risultato di una migliore cooperazione tra gli Stati membri e quindi di un migliore processo decisionale a livello dell'UE.
Un'azione comunitaria più coordinata e ambiziosa non solo aiutera a costruire un mercato unico più forte e dinamico, ma garantira anche un ambiente fiscale più equo a livello globale.
Maggio 2021
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