Abstract
Le compagnie di assicurazione offrono al mercato polizze assicurative,
Questi forniscono protezione economica dai rischi identificati e verificabili entro un certo lasso di tempo concordato.
L’obbligazione primaria per la compagnia di assicurazione e’ rappresentata dalla promessa di pagare somme specifiche, subordinatamente al verificarsi di uno o più eventi specifici, come ad esempio un incidente automobilistico.
Gli enti assicurativi sono portatori di rischio.
La loro attivita' principale consiste nello accettare o sottoscrivere il rischio in cambio di una commissione: "premio assicurativo" che generalmente e’ versato dal contraente.
I premi ricevuti, costituiscono fondi disponibili nella disposizione delle compagnie assicurative che investendoli ne ricavano utili.
Per questa ragione il settore assicurativo rappresenta una componente fondamentale nell’economia di mercato di un paese, perche’ forniscono prodotti complessi agli investitori e sono considerati Istituzioni finanziarie di importanza sistemica (SIFI).
L’articolo intende offrire una panoramica sulle Compagnie di Assicurazione.
1. Il mercato assicurativo, l'assicurazione sul rischio
le Compagnie di Assicurazione in termini commerciali offrono al mercato polizze assicurative, le quali si dividono in svariate categorie basate sulla copertura offerta per un determinato rischio:
Contratti di assicurazione omnicomprensivi
A parte le categorie più ovvie nell’elenco sopra, una menzione particolare meritano i contratti di assicurazione omnicomprensivi.
Questi rappresentanto una pura copertura di responsabilità, che si aggiunge alla copertura dei rischi fornita da tutte le polizze sottostanti, esempi sono le polizze per i danni occorsi a case e barche a seguito di una moltiplicita' di eventi.
Il nome deriva dal fatto peculiare, che questi manlevano tutte le obbligazioni di responsabilità eventualmente nascenti dal verificarsi degli eventi contenuti nelle polizze sottostanti.
Il loro limite di valore e’ superiore alle polizze sottostanti, e forniscono copertura per i reclami esclusi dalle polizze per la responsabilità civile, come l’invasione della privacy, la diffamazione e il falso arresto.
L’assicurazione non assume in copertura un rischio singolo, ma una pluralità di rischi omogenei, il che conferisce al contratto una diversa connotazione del rischio.
Il singolo rischio conserva la propria intrinseca incertezza (ad esempio il momento della morte di un essere umano) ma, collegando sul piano organizzativo numerosi rischi dello stesso tipo, permette una piu' agevole determinazione su basi statistiche dei valori medi probabili dello stesso, permettendo alla compagnia assicuratrice di diminuire i valori a riserva.
Una pluralità di rischi individuali si converte, per la legge dei grandi numeri, in un rischio medio piu basso.
In genere, gli utenti di polizze omnicomprensive hanno molti beni che sarebbero messi a rischio in caso di sinistro catastrofico.
Gli accordi strutturati
Tuttavia, l’industria conosce anche quelli che vengono chiamati accordi strutturati; si tratta di pagamenti periodici fissi e garantiti per un lungo periodo di tempo, solitamente scaturenti in ragione di un arbitrato.
Ad esempio, per risolvere una lite le partiti si sono accordate per un esborso prolungato, in questo caso la compagnia di assicurazioni può acquistare una polizza contratta con una differente compagnia di assicurazioni sulla vita ed effettuare i pagamenti concordati.
La moderna attività assicurativa di massa dispone oggi di dettagliati valori statistici.
Sotto questo profilo, l’attività di un assicurazione non presenta quasi più elementi di rischio, tanto che oggi si tende a parlare di un’amministrazione del rischio e di una prestazione di servizi ordinaria.
La maggior parte dei rischi è assicurabile e diverse e molte sono le polizze che assicurano contro danni alle cose, le più comuni sono:
2. I fondamenti dell’attività assicurativa
Prima di concordare i termini e le condizioni di una polizza, gli assicuratori devono valutare quali richieste di assicurazione accettare e quali rifiutare.
Questo processo è chiamato processo di sottoscrizione.
Al contrario, il processo assicurativo determina quanto addebitare per l’assicurazione se accetta, la cosi’ detta tariffazione della polizza.
Una volta che le polizze sono in atto, le compagnie raccolgono i premi per effettuare l’eventuale pagamento in un secondo momento.
Se l’evento si verifica, l’assicurazione mantiene i premi raccolti in un portafoglio di investimenti che genera un ritorno.
Di conseguenza, i profitti di una compagnia di assicurazioni derivano dal risultato della sottrazione dei costi sostenuti da i suoi ricavi.
E' per questo che il fatto che il pagamento sia subordinato a potenziali eventi futuri rende difficile prefigurare in anticipo il profitto.
Ad ogni modo, gli attuari possono prevedere il modello di un ampio portafoglio di polizze assicurative, rendendo i dati ccurati e i risultati più prevedibili, utilizzando una base attuariale standard.
Oggi la previsione è ancora più accurata con la capacità di gestire e presentare grosse quantita’ di dati anche con l’ausilio dell’automazione algoritmica.
3. la struttura di una compagnia di assicurazioni
Per quanto sopra esposto, una compagnia di assicurazioni è generalmente composta da tre funzioni principali:
e ciò indipendentemente dalla sua struttura societaria, le tre componenti infatti potrebbero far parte della stessa struttura societaria o separarsi in società diverse.
Il produttore e il garante progettano il contratto di assicurazione e forniscono la copertura per le garanzie finanziarie del contratto.
Garantiscono inoltre che il titolare dell'assicurazione ricevera’ il pagamento nel caso in cui l'evento si sia verificato.
Invece, la divisione investimenti genera valore investendo il denaro raccolto con i premi, all'interno del sistema finanziario.
Infine, la distribuzione è il lato dell'azienda che cerca di collocare nel mercato quante piu polizze assicurative possibili, e così facendo può utilizzare diversi canali:
Nell'era moderna i produttori, per la maggior parte, non vendono i loro prodotti direttamente ma tramite broker non associati.
Inoltre, se per esempio un singolo assicuratore non si ritiene in condizione di assumere in copertura un certo rischio, può ricorrere eventualmente alla coassicurazione, in virtù della quale più assicuratori, talora persino tutti quelli presenti sul mercato, si limitano ad assumere determinate quote di rischio.
Le società costituite a tal fine sono dette compagnie di riassicurazione o riassicuratori, in questo scenario l'assicuratore iniziale trasferisce il rischio della polizza assicurativa al riassicuratore, nelle cosiddette spirali.
4. il concetto di Spirale nel mercato della riassicurazione
La funzione primaria delle spirali è mitigare l'esposizione di una compagnia di assicurazioni rispetto alla probabilita’ piu o meno elevata che un determinato evento da questa assicurato avvenga e causi un improvviso squilibrio di bilancio.
Spesso l'operazione consiste nell'acquistare riassicurazioni sufficienti a proteggere i conti da esposizioni note, o una struttura dei premi irrazionale, come avviene ad esempio nei mercati della riassicurazione catastrofale e della retrocessione.
In una situazione normale, quando un assicuratore o un riassicuratore presenta un reclamo su una polizza di riassicurazione che ha acquistato, il recupero non comporta ulteriori richieste di risarcimento per quell'assicuratore.
In una spirale del mercato assicurativo, tuttavia, le richieste di risarcimento presentate dai riassicuratori a un livello portano gli stessi riassicuratori a ricevere ulteriori richieste di risarcimento nell'ambito delle polizze di riassicurazione che lo hanno sottoscritto.
In pratica, è più probabile che si verifichino spirali quando i riassicuratori si forniscono copertura reciproca in settori di attività simili.
In queste condizioni i reclami di riassicurazione generati dalle perdite assicurate superiori alle franchigie degli assicuratori primari e dei riassicuratori vengono trasferiti integralmente e continuano a ricircolare fino a quando alcuni riassicuratori esauriscono la copertura.
Queste condizioni si applicavano ai sindacati dei Lloyd's e di molti altri membri del London Market dalla seconda metà degli anni '80.
Questi partecipavano sia all'attività diretta che a quella riassicurativa, fornendo reciprocamente copertura di riassicurazione e retrocessione.
Questa modalita' otteneva il risultato che i sinistri derivanti dallo stesso evento di perdita venivano trasmessi, attraverso il gruppo.
Di conseguenza le spirali assicurative servono ancora oggi a concentrare, piuttosto che disperdere, il rischio.
Infine, la capacità di rischio di un mercato assicurativo può essere misurata dalla somma delle franchigie degli assicuratori e dei riassicuratori sul mercato in relazione a tale rischio.
Tuttavia, poiché la spirale incrementa il livello dei sinistri lordi, il livello di riassicurazione richiesto per raggiungere questo obiettivo può essere molto alto; e se gli assicuratori esterni sono meno disposti a fornire livelli di copertura elevati rispetto agli insider, il risultato finale è che gli insider saranno lasciati a sostenere le perdite residue.
L'effetto di una spirale sulla probabilità di perdita è complesso ma, in ogni caso, l'esistenza stessa della spirale modifica il normale rapporto di probabilità senza cambiare necessariamente la struttura del premio.
5. Altre modalita' per generare valore
Ulteriore modalita’ per generare valore nella complessa attività di assicurazione, e’ la prassi per gli assicuratori di definire i propri rischi finanziari, e di assicurarsi contro questi rischi.
La maggior parte delle volte l'operazione descritta è disegnata creando un “entita’ giuridica veicolo” chiamato società di assicurazioni "captive".
Questi veicoli giuridici, sono denominati “captive”, in quanto usualmente funzionali ad un solo cliente, tanto da potersi considerare ‘prigionieri’ di questo e delle sue decisioni.
Usate anche in altri settori economici e finanziari, hanno assunto particolare rilievo nel ramo assicurativo, dove come sopra accennato possiedono l’esclusivo compito di dare copertura assicurativa ai rischi dell’azienda madre o ad una costellazione appartenente al medesimo Gruppo.
La compagnia captive è un’impresa il cui capitale è detenuto integralmente, o in larghissima prevalenza, dalla società madre ed il rischio della perdita ricade sull’impresa che la controlla.
Per diminuire tale rischio, anche l’azienda captive può ricorrere alla riassicurazione, mantenendo il duplice vantaggio di eliminare l’intermediazione assicurativa e di usufruire di eventuali arbitraggi fiscali per la disparità di trattamento con la società madre.
Non è raro il caso di captive le quali, dopo un periodo di rodaggio, sfruttano le competenze acquisite e le relazioni dell’azienda da cui dipendono per estendere il proprio raggio d’azione.
I nuovi clienti possono essere imprese appartenenti alla stessa filiera, oppure anche completamente estranee alle attività della casa madre.
In questo modo queste societa’ di assicurazione forniscono ai loro proprietari una forma di autoassicurazione e possono fornire una protezione assicurativa contro qualsiasi tipo di rischio commerciale.
Negli Stati Uniti, la maggior parte delle società Fortune 500 ha costituito un veicolo societario di assicurazioni captive e in tutto il mondo ci sono circa 5000 societa’ captive, ed anche soggetti governativi possono istituire un veicolo captive.
Un esempio ne e’ il governo cinese che ha introdotto una societa’ captive specialista nel settore per marine e cargo per alcune delle sue imprese statali.
Esistono diversi tipi di captive:
Nella prassi, le joint-venture costituite al fine di gestire un prodotto captive, sono create da associazioni di categoria o da membri di uno specifico settore, per fornire la copertura assicurativa ai propri membri, per la maggior parte contro i rischi di responsabilità, come le cause legali per negligenza medica.
Infine nell’industria come gia indicato questi veicoli societarii possono essere creati da un gruppo di industrie per affrontare un problema assicurativo specifico, ad esempio costituito per fornire vantaggi occupazionali ai lavoratori internazionali.
6. Concorrenza
I mercati assicurativi sono altamente competitivi sia in termini di prezzo che di servizio, molti societa’ assicuratrici vendono prodotti relativamente omogenei, ed esistono modeste barriere all'ingresso, economie di scala minime e bassi livelli di concentrazione del mercato.
Le societa’ di assicurazione competono per le quote di mercato sulla base del prezzo, della solidità finanziaria, e della disponibilità della copertura desiderata dai clienti.
Non e' inusuale osservare movimentazioni prossime ai 30 bilioni di Euro per veder emergere profitti non superiori ai 2 bilioni di Euro.
Si deve pero rilevare che molte compagnie assicurative pagano consistenti dividendi, se non in valori assoluti, sicuramente sotto il profilo della costanza temporale.
In quresto quadro la qualità del servizio, compresa la qualità del servizio di liquidazione sinistri diviene strumento rilevante in un mercato in concorrenza perfetta.
7. Regolamentazione
Dalla fine degli anni novanta c'è uno sforzo per regolamentare il mercato assicurativo a livello globale, l'Associazione Internazionale dei Supervisori Assicurativi (IAIS) ha creato su base volontaria un associazione che rappresenta le autorità di regolamentazione e di vigilanza assicurativa di 140 paesi, ovvero I supervisori di circa il 97% dei premi assicurativi mondiali.
IAIS ha due obiettivi:
Per ottenere questo risultato l’associazione ha adottato una strategia composta da tre azioni:
Tuttavia, distinguiamo ancora diversi regimi normativi in tutto il mondo, di seguito quelli più vicini alle nostre esperienze:
Il Sistema normativo statunitense
Negli statiuniti le compagnie di assicurazioni sono disciplinate dal “McCarran-Ferguson Act del 1945” che ai singoli Stati della federazione attribuisce il diritto di regolamentare l'attività assicurativa.
Il Sistema si completa poi a livello federale con la regolamentazione per le compagnie di assicurazione quotate in borsa, sottoposte anche loro alla vigilanza SEC.
Il sistema di regolamentazione dei singoli stati e’ composto da un dipartimento assicurativo governativo non specializzato che si occupa anche di regolamentazione finanziarie locale.
Non mancano pero’ esempi di agenzie statali indipendenti, che assumono le stesse funzioni dei dipartimenti governativi, ma questa e’ una peculiarita’ del Sistema organizzativo statunitense.
Il capo del dipartimento di regolamentazione specializzato nel settore assicurativo è nominato dal governatore dello stato o membro eletto da assemble politiche.
Prendendo ad esempio lo stato di New York, la divisione assicurazioni fa parte del dipartimento statale per l'energia, il lavoro e la crescita economica ed il commissario è nominato dal governatore.
L’autorita’ di regolamentazione delle assicurazioni si occupa anche della regolamentazione della solvibilità e della tutela dei consumatori.
Le compagnie di assicurazione presentano una dichiarazione annuale, preparata sulla base dei principi contabili statutari (SAP), in ogni stato in cui sono autorizzate e presso la National Association of Insurance Commissioners (NAIC).
Questi enti conducono un monitoraggio constante diretto per la stabilità finanziaria delle compagnie di assicurazione sulla base del livello di sincronicità tra i premi e i pagamenti delle polizze assicurative e la loro volatilità intrinseca.
Sulla base di tali dati, le compagnie di assicurazione sono in oltre valutate dalle agenzie di rating del credito (ad esempio Moody's, standard & Poor's, A.M. Best Company, Fitch) in relazione sia alla loro capacità di pagare i sinistri che al loro debito insoluto, se presente.
Analisti azionari che lavorano presso banche di investimento e intermediari valutano anche l'attrattiva delle azioni ordinarie ed in circolazione delle compagnie di assicurazione quotate in borsa.
Approccio normativo dell'UE
I primi regolamenti riguardanti le compagnie assicurative operanti all’interno dell'Unione Europea sono stati emanati nel 1994, la preoccupazione principale all’epoca era rappresentata dalla necessita’ di proteggere i consumatori, concentrandosi sui prodotti assicurativi e sulle politiche di prezzo.
L'ultima e piu importante complesso normativo e’ rappresentato dalla Solvency II, entrata in vigore nel gennaio 2016, la sua entrata in vigore ha sostituito 14 direttive, I suoi principali obiettivi sono stati:
Il "Processo di revisione della vigilanza" richiesto dalla direttiva Solvency II ha spostato l'attenzione delle autorità di regolamentazione dal monitoraggio sulla composizione e natura del capitale, alla valutazione dei profili di rischio e della qualità dei sistemi di gestione dello stesso.
Solvency II ha inoltre un impatto extraterritoriale in queste quattro categorie:
Filiali non UE di gruppi UE
I gruppi dell'UE sono tenuti a calcolare i risultati consolidati di solvibilità in conformita’ dei parametri indicate nella direttiva Solcency II, relativi alla loro attività assicurativa nel suo complesso, comprese le operazioni estero.
Ciò richiede l'applicazione di tutti I dettagli di bilancio relativi alle attività non UE in conformita’ della normativa Solvency II o in allternativa, qualora la controllata si trovi in una giurisdizione il cui regime regolamentare è stato certificato dall'UE come “equivalente” aderire a quest’ultimo, ed in questo caso il gruppo residente nell’Unione Europea potrà utilizzare la posizione patrimoniale locale della controllata ai fini del rispetto della normative comunitaria.
The European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA) e' l'autorita' Europea che si occupa di supervisionare gli istituti finanziari Europei.
Equivalenza a Solvency II
La nozione di "equivalenza a Solvency II" è utilizzata in tre aree distinte, tutte presenti nei regolamenti Solvency II:
Un paese valutato equivalente lo e’ in ragione di una soltanto degli scenari presentati, e l’equivalenza può effettivamente sussistere in ragione di uno solo degli elemeti anche differenti rispetto al singolo paese.
Un regime equivalente puo essere riconosciuta in due differenti rergioni mondiali per differenti caratteristiche, senza inficiare la valutazione complessiva del Gruppo rispetto alla normativa solvency II.
Avrà effettivamente una base di rendicontazione aggiuntiva, oltre alle sue basi legali locali, IFRS o US GAAP, fiscali e interne come il valore incorporato (EV).
Di seguito alcuni dei paesi dove il regime regolamentare locale è stato giudicato equivalente ai fini del consolidamento:
Tuttavia, nella sua comunicazione del luglio 2019 sull'equivalenza nel settore dei servizi finanziari, la Commissione europea ribadisce la natura flessibile, unilaterale e, soprattutto, discrezionale della valutazione di equivalenza, affermando, ad esempio, che "i regimi di paesi terzi non necessariamente devono essere identici al quadro dell'UE, ma devono garantire pienamente i risultati stabiliti in tale Quadro, e che come parte della sua discrezione la Commissione può decidere di adottare formalmente, sospendere o ritirare la decisione di equivalenza, se necessario ".
Per il Regno Unito dopo la Brexit, qualsiasi futura valutazione dell'equivalenza sarà inevitabilmente condotta in un contest formato da molti fattori al di là dell'allineamento tecnico e dei risultati del regime del Regno Unito con Solvibilità II, tra cui, ad esempio, l'impatto percepito del Regno Unito sull'industria dell'UE e le potenziali implicazioni per la stabilità finanziaria.
Assicuratori e SIFI globali
Il Financial Stability Board, in consultazione con l'Associazione internazionale delle autorità di vigilanza assicurativa (IAIS) e le autorità nazionali, ha iniziato ad identificare le aziende del ramo assicurativo come soggetti di importanza sistemica globale (G-SII) sin dal 2013.
Tuttavia, la debacle di AIG è stata l'occasione per le compagnie di assicurazioni ed I sindacati di riflettere sul loro impatto sul mercato e comprendere il fatto che rappresentano un rischio sistemico.
Le definizioni sono state meticolosamente analizzate nei rapporti della Geneva Association Systemic Risk in Insurance (SRI) e sono state elaborate dal Financial Stability Board (FSB) e dall'International Association of Insurance Supervisors (IAIS).
I rapporti SRI identificano i criteri di dimensione, interconnessione, sostituibilità e tempistica come componenti per esaminare le attività degli assicuratori per l'identificazione di attività potenzialmente rischiose a livello sistemico.
Il caso
Il Gruppo AIGFP non era regolamentato da appositi regolamenti relativi al ramo assicurativo ma dall'Office of Thrift Supervision (OTS), che subito dopo la dichiarazione di fallimento ammise la propria incapacità di regolamentare un'entita’ giuridica sofisticata come l'AIGFP.
L'OTS non riconobbe i rischi inerenti alle vendite di credit default swap da parte di AIG e non capi per tempo la necessita’ di sorvegliare l'intero gruppo, inclusa la consociata AIG Financial Products.
La complessità dell'AIGFP era data dal fatto che il gruppo vendeva credit default swap (CDS), prodotti non regolamentati, e svolgeva attività di prestito titoli, investendo in titoli garantiti da ipoteca (MBS).
Entrambe le attività, insieme alla crisi di liquidità, hanno portato l'azienda al tracollo.
I credit default swap di AIGFP sono stati il fattore chiave della mancata solvibilita’ di AIG e hanno creato l’esigenza di un intervento del governo a garanzia delle perdite nei mercati dei prodotti finanziari derivati: i credit default swap, da lei stessa collocate sul mercato.
Il salvataggio del governo e’ costato ai contribuenti degli Stati Uniti una cifra di circa 182 miliardi di dollari, ed il caso ha evidenziato aree che possono generare rischi sistemici.
I regolatori globali hanno quindi deciso di definire, da quel momento, indicatori per individuare istituti finanziarii di rilevanza sistemica (SIFI), ed ad alta complessita’.
Da allora, quei macro fattori sono stati integrati in tutti I successivi quadri normative, di seguito riportati:
Ciò che è accaduto ad AIG ha dimostrato il punto, ovvero che le autorità di regolamentazione hanno preso consapevolezza che in assenza di sorveglianza e gestione del rischio, il mercato non può proteggere il pubblico in generale, per quanto riguarda i prodotti assicurativi.
Nel gennaio 2011, anche la relazione della Commissione nazionale sulle cause della crisi finanziaria ed economica negli Stati Uniti, statuiva:
"Il fallimento di AIGè stato possibile a causa della deregolamentazione radicale dei derivati over-the counter (OTC), compresi i credit default swap, che ha effettivamente eliminato la regolamentazione federale e statale di questi prodotti, compresi i requisiti di capitale e di margine che avrebbero ridotto la probabilità di fallimento di AIG. La mancanza di trasparenza del mercato dei derivati OTC e di un'efficace determinazione del prezzo ha esacerbato le controversie sulle garanzie di AIG e Goldman Sachs e controversie simili tra altre controparti dei derivati ".
Da allora il mercato è stato regolamentato e maggiore attenzione è stata posta sulle attività di vigilanza per prevenire il rischio sistemico.
Ottobre 2020
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